Autore: Sara Blædel
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 283
Casa editrice: Fazi Editore
Lettura: luglio 2017
Prezzo: (Amazon) € 12,75
Voto: 🌟🌟🌟
Il cadavere di una donna viene trovato in un bosco isolato. Ha subito violenze sessuali e ha una strana, lunga cicatrice che le solca il viso. Nessuno ne ha denunciato la scomparsa. A essere incaricata delle indagini è Louise Rick, a capo del Servizio Investigativo Speciale, affiancata da Eik Nordstrøm. Lei donna materna sotto la scorza dura, lui bello e dannato. Agnete Eskildsen, una vecchia infermiera, finalmente riconosce il corpo: la donna si chiama Lisemette ed era una paziente dell’ospedale psichiatrico infantile Eliselund, dove lei lavorava trent’anni prima. Una bambina dimenticata, come tutti gli altri dell’istituto, abbandonata dalla famiglia e dal mondo. Presto Louise scopre che Lisemette aveva una sorella gemella, ed entrambe erano state dichiarate morte quand’erano ancora piccole. È solo la prima di una serie di scoperte sempre più inquietanti, sull’infanzia di Lisemette e su quello che accadeva dietro le porte di Eliselund. A complicare ulteriormente le cose, le indagini portano Louise nei pressi della casa dov’è cresciuta, costringendola a fare i conti con un terribile segreto del suo passato che tornerà a galla insistentemente.
Louisa è approdata in una nuova divisione di Polizia che tratta di persone scomparse.
Il caso vuole che trovino una ragazza morta in un bosco, sfigurata da una grossa cicatrice in volto.
Gli elementi porteranno a scoprire che risulta essere morta 31 anni prima quando era solo una bambina.
Ed allora, come mai la nostra Louisa l'ha trovata ora, appena morta in età adulta? Oltretutto pare avesse anche una gemella anch'essa morta 31 anni prima. La domanda è: sarà viva? O ci sarà qualcosa di oscuro e pericoloso dietro a questa morte?
Riusciranno a risolvere questo intricato mistero?
Mi è piaciuto, questo si, ma ho trovato la storyline simile ai romanzi di Kathy Reichs: una lei (con problemi segreti) + un lui (figo ovviamente) + un figlio + un colpevole che all'inizio nemmeno l'autrice aveva idea di incolpare (o almeno questo è quello che ho colto). Il gioco di "indovina l'assassino" qui non riesce bene.
Nonostante tutto mi è piaciuto, scritto bene, fluente e appassionante. I colpi di scena ci sono, soprattutto quelli riguardanti il passato di Louisa, di cui non vedo l'ora di scoprirne di più; tanti sono prevedibili ma non del tutto scontati.
lo consiglio a chi ama i gialli ma non a chi si diverte ad indovinare l'assassino.
Detto questo fiume di parole, vi saluto. un baciottooo
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