Autore:
Victoria Aveyard
Anno
di pubblicazione in italia: 01 giugno 2015
Casa
Editrice Italiana: Mondadori
Pagine:
432
Lettura:
aprile 2017
Voto: 🌟🌟🌟
Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso
o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere
di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi
guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità. Mare ha
diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno
si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre
di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure
il suo sangue è rosso... Mare rappresenta un'eccezione destinata a mettere in
discussione l'intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia
la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno
dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di
Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei
ribelli Rossi. Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro
l'altro e Mare contro il suo cuore. (trama presa da Amazon)
…
oooh come volevo leggerlo, mi ispirava tantissimo. E fu così che lo lessi… che
delusione: un miscuglio totale di Hunger Games, Divergent, The Selection e si,
io ci metterei anche Dragon Ball.
Ma
andiamo con ordine:
Mare,
che ancora ignoro come si pronuncia, vive a Palafitte… su una Palafitta…
Ruba
ed ha un migliore amico, ovviamente cotto di lei.
Il
mondo è diviso in due fazioni: rossi ed argentei; il nome dato dal colore del
sangue. La protagonista ha una caratteristica principale: la stupidità.
Ti
arrestano, poi ti fanno diventare principessa e tu ti fidi di chiunque ti dica
“ciao”? ma sei scema?
Hai
un potere immenso e hai paura della regina? Arrostiscila! Ok ok, in questo caso
il libro sarebbe lungo 50 pagine, ma non si può, fai qualcosa per te stessa
amore mio, ragiona.
Come
ho detto, mi ha delusa davvero tanto, a questo punto mi fermo, non so se
continuerò la saga.
Oltretutto
è privo di descrizioni: non sappiamo come sia la stanza di mare, sia a casa che
a palazzo; sappiamo solo che ci sono delle telecamere, dei tipi speciali di
vetrodiamante e che sono luminose. I fratelli non hanno descrizione fisica,
solo che Bree è il più bello dei tre, e tutt’ora, non mi ricordo nemmeno come
sia mare…
La
fine è scontata, così come gli avvenimenti celati; avevo capito tutto a pagina
30.
Personalmente
in giro c’è di meglio, come appunto, Divergent.
Fatemi
sapere le vostre opinioni e, se vi è piaciuto, il perché.
Buona
giornata
Mò